Banche: è quasi pronto il decreto per aiutare gli istituti in difficoltà

In questi ultimi giorni del 2016 gli occhi dei media sono puntati sulla messa a punto del decreto finalizzato ad aiutare le banche in difficoltà. Dopo averlo approvato, il Governo guidato da Paolo Gentiloni si sta preparando a stanziare ufficialmente i fondi.

Governo: ecco cosa potrebbe succedere nei prossimi giorni

Il Governo Gentiloni nei prossimi giorni potrebbe richiedere al Parlamento l’autorizzazione ad aumentare il debito pubblico, portandolo fino a un tetto massimo di 15 miliardi di euro. In questo modo si avrebbero i fondi necessari per finanziare l’eventuale aumento di capitale delle banche che stanno attraversando un momento di difficoltà.

Questo maxi fondo avrebbe come obiettivo quello di far fronte al possibile insuccesso di ricapitalizzazioni bancarie che vedono in primo piano i 5 miliardi di euro destinati al Monte dei Paschi di Siena.

Maxi fondo: possibile utilità per il riequilibrio dei piccoli istituto di credito

Il maxi fondo in questione potrebbe rivelarsi utile anche per il riequilibrio di istituti di credito di piccole dimensioni, tra le quali è possibile includere le banche popolari venete e Banca Carige. Fondamentale è ricordare anche la possibilità di destinarne una parte ai rimborsi per i piccoli obbligazionisti che in questi mesi sono stati indotti ad acquisti decisamente incauti.

Quali tempi sono previsti per la concretizzazione di queste misure? La prima scadenza importante da considerare è mercoledì 21 dicembre, termine ultimo per la conversione delle obbligazioni subordinate in azioni. La procedura in questione coinvolge anche i 42mila piccoli investitori.

Azioni di nuova emissione: cosa farà il Governo

In questo periodo molto delicato per alcune delle più importanti banche italiane è bene ricordare che le suddette azioni di nuova emissione, destinate per il 65% del loro totale a investitori istituzionali, verranno monitorate dal Governo.

Nel novero degli investitori sopra ricordati un ruolo d’eccezione spetta al Qia, il fondo sovrano dello Stato del Qatar, che aveva messo in preventivo l’ipotesi di un investimento da circa un miliardo di euro. Il 22 dicembre potrebbe essere invece il giorno della svolta per il Monte dei Paschi di Siena.

Monte dei Paschi di Siena: attesa per giovedì 22 dicembre

La situazione complicata per alcune delle banche italiane potrebbe arrivare a una svolta giovedì 22 dicembre, giorno fondamentale per la sorte del Monte dei Paschi di Siena. Nel caso in cui la ricapitalizzazione non dovesse avere successo o non dovesse essere riscontrato interesse da parte degli investitori istituzionali, si procederebbe a una ricapitalizzazione preventiva, sulla base delle direttive Ue che prevedono che gli istituti di credito condividano gli oneri con azionisti e obbligazionisti.

Questa operazione non può rientrare negli aiuti di Stato in quanto riguarda il caso di un istituto di credito ancora solvibile, pur se provvisto di mezzi patrimoniali considerati inadeguati dagli stress test della Bce.