Decreto mutui 2016: 18 rate non pagate e perdi la casa

Secondo quanto verrà apportato al decreto mutui sarà prolungato da 7 a 18 il numero delle rate insolute anche non consecutive che faranno scattare il pignoramento e la successiva vendita dell’immobile, clausola che dovrebbe essere facoltativa per il mutuatario e che non potrà essere retroattiva ovvero non dovrebbe agire su mutui già contratti anche in caso di surroga.

Decreto mutui prima casa: cancellazione del debito

Nel caso in cui il mutuatario decida di sottoscrivere la clausola di inadempimento in fase contrattuale un perito nominato dal tribunale potrà valutarne il valore, e in caso di morosità da parte del mutuatario la vendita dell’immobile potrà passare dalla stessa banca e non dall’Asta giudiziaria.

Secondo le disposizioni previste per decreto mutui in caso di sottoscrizione della clausola di inadempimento da parte del mutuatario la vendita dell’immobile obbligherà la banca a cancellare l’intero debito del cliente, nonostante il valore del bene risultasse inferiore al debito non regolarmente versato dal proprietario dell’immobile.

Ma nel caso in cui dalla vendita dell’immobile risulti un’eccedenza rispetto al debito residuo del mutuatario l’importo potrà essere restituito al proprietario dell’immobile.

La sottoscrizione della clausola di inadempimento resta una scelta libera per il mutuatario che al momento della fase contrattuale potrà decidere se sottoscriverla o meno.

Fonte http://www.miglior-mutuo.it/decreto-mutui/