Mutui: i cambiamenti in arrivo per il prossimo anno

Il prossimo anno sarà caratterizzato da importanti cambiamenti per quanto riguarda i mutui. Le novità riguarderanno diversi aspetti pratici, dal tasso d’interesse alla tutela per il cliente fin dal momento in cui prende informazioni per trovare il piano migliore per le proprie esigenze.

Decreto 72/2016: ecco cosa prevede

La prima novità relativa ai mutui, da poco diventata operativa in seguito all’entrata in vigore dello scorso luglio, è il decreto 72/2016. Il testo in questione rappresenta un punto di arrivo molto importante per l’Italia in quanto recepisce una direttiva europea che obbliga le banche a mettere in primo piano la trasparenza quando si parla di offerte.

Tramite un modulo specifico denominato Prospetto Informativo Europeo, gli istituti di credito devono fornire al cliente tutte le informazioni tecniche possibili relative a un determinato piano, per dargli modo di scegliere con consapevolezza l’offerta migliore tra tutte quelle presenti sul mercato.

Tassi d’interesse 2017: cosa potrebbe succedere

Un nodo senza dubbio fondamentale quando si discute della situazione dei mutui riguarda i tassi d’interesse dei finanziamenti. Per quanto riguarda le previsioni per il 2017, è molto probabile che i valori in questione si manterranno bassi. Non dobbiamo dimenticare che ci stiamo lasciando alle spalle un anno che ha visto i tassi del mutuo raggiungere i minimi storici e che, alla luce di questo, è naturale assistere a un aumento nel futuro prossimo.

Per entrare ulteriormente nello specifico ricordiamo che le previsioni relative all’Euribor, il parametro che viene utilizzato per calcolare il mutuo a tasso variabile, parlano di un mantenimento dei valori attuali almeno fino al prossimo biennio. Le cose vanno diversamente per l’Eurirs a dieci anni, parametro di riferimento per i finanziamenti a tasso fisso che, invece, ha già ripreso la corsa verso l’aumento, con un incremento che, da luglio, risulta pari a circa 40 punti base.

Interessi: i motivi degli aumenti

Gli ultimi due anni sono stati particolarmente favorevoli per l’accensione di mutui soprattutto per via dei tassi bassi. Le cose, come appena ricordato, potrebbero cambiare molto presto. Tra le cause dell’inversione di rotta possiamo trovare il minor importo di Quantitative Easing da parte della BCE, che ha ridotto la liquidità che prevede di immettere sul mercato passando da 80 a 60 miliardi al mese fino al 31 dicembre 2017.

USA: ecco quali effetti potrebbero vedersi sul panorama dei finanziamenti

Per avere un quadro efficace del panorama dei mutui nei prossimi 12 mesi è necessario guardare anche agli USA, punto di riferimento essenziale per capire i cambiamenti dell’economia mondiale. A tal proposito è bene citare il fatto che la Fed, da pochissimo tempo, ha operato dei ritocchi al rialzo per quanto riguarda il costo del denaro. Questa misura potrebbe riflettersi sul panorama dei finanziamenti in Europa, anche se è da prevedere un po’ di ritardo.