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Mutui: continuano a scendere le surroghe. -19,8% nel semestre da maggio a ottobre 2016

Mutui: continuano a scendere le surroghe. -19,8% nel semestre da maggio a ottobre 2016

prestiti dipendenti pubblici

In Italia nel semestre che va da maggio ad ottobre 2016 sono stati richiesti sempre più nuovi mutui, mentre le surroghe continuano a diminuire rispetto al semestre precedente (da novembre 2015 ad aprile 2016). Una riduzione di quasi il 20% che attesta come le surroghe stiano perdendo sempre più terreno rispetto al totale dei mutui erogati.

È quanto emerge dai dati dell’osservatorio condotto da Mutui.it e Facile.it, due portali specializzati nella concessione e comparazione di mutui online che hanno analizzato un campione di oltre 20 mila richieste presentate in Italia. Nel semestre in analisi, le surroghe sono state circa il 38% dei finanziamenti erogati, mentre nei sei mesi precedenti rappresentavano quasi la metà dei mutui concessi.

Mutui surroga 2016- 2017: il valore medio richiesto è di 113 mila euro

Nel semestre maggio- ottobre il valore medio delle surroghe è stato di poco superiore a 113 mila euro, mentre sei mesi prima si attestava a 118 mila euro. nell’ultimo semestre, inoltre, la richiesta media registrata è stata di 128 mila euro, ossia il 3,2% in più rispetto al periodo che va da novembre 2015 ad aprile 2016.

Analizzando invece i valori dell’erogato, l’analisi di Facile.it e Mutui.it registra un importo medio pari a 120 mila euro. Anche in questo caso si tratta di un dato in aumento rispetto al semestre precedente, anche se in misura meno netta rispetto alle surroghe (+1,3%).

Crescono in termini assoluti i mutui erogati, che ad oggi sono ben il 34,1% in più rispetto al semestre scorso. Nel complesso quindi sembra che gli italiani vogliano sfruttare al massimo la positività degli attuali indici.

Nel 70,4% dei casi infatti gli aspiranti mutuatari optano per un finanziamento a tasso fisso, mentre solo il 26,5% sceglie il tasso variabile. Sei mesi fa invece la percentuale di tasso fisso era del 64,5% mentre il variabile si attestava al 28,1%.