Pensione anticipata 2017: ecco cosa cambia da gennaio

Nel 2017 le novità in materia previdenziale sono numerose e per quanti sono alla ricerca di una soluzione per l’uscita anticipata si aprono sei canali di flessibilità. La prima soluzione per l’accesso alla pensione anticipata è l’Ape, ossia il nuovo anticipo pensionistico introdotto con la Legge di Bilancio 2017.

L’Ape è disponibile in tre declinazioni: aziendale, volontaria e sociale. Questa sarà senza dubbio la soluzione di anticipo pensionistico su cui sarà concentrata la maggiore attenzione. Molto interessanti anche la pensione anticipata per i lavoratori precoci, nonché l’anticipo per i lavoratori che svolgono mansioni usuranti.

Tra le varie soluzioni per il pensionamento anticipato disponibili per il 2017 troviamo anche l’ottava salvaguardia per gli esodati, nonché l’ampliamento (anche se prevista in misura limitata) dell’opzione donna. Disponibile anche il cumulo gratuito per i versamenti che sono stati versati in diverse gestioni previdenziali.

Pensione anticipata Ape 2017: chi può usufruire del nuovo anticipo pensionistico

L’Ape sarà disponibile a partire da maggio 2017 e prevede la possibilità di accedere anticipatamente alla pensione grazie ad un anticipo finanziario. Una specie di prestito pensionistico che vede la concessione di una somma mensile che va a sostituire la pensione, fino al momento in cui il lavoratore non matura i requisiti per l’accesso alla pensione.

È possibile ricorrere al pensionamento anticipato tramite Ape per diverse ragioni. Come già accennato, lo strumento vale come prestito-ponte verso la pensione per i lavoratori che si trovano senza posto di lavoro, vicini agli anni necessari per accedere alla pensione, e hanno esaurito la possibilità di fruire degli ammortizzatori sociali loro riservati. Dal 2017 infatti non si potrà più contare sulla mobilità.

Tuttavia l’Ape rappresenta anche un’opportunità per tutti quei lavoratori che, nonostante abbiano un posto sicuro, decidono di voler lasciare la propria attività lavorativa e approfittare così di questa soluzione per accedere anticipatamente al pensionamento.

Pensione 2017: le nuove misure per la flessibilità interessano 350- 400 mila lavoratori

Tuttavia il lavoro di attuazione necessario per dare il via all’Ape è ancora molto intenso. Il Governo infatti non ha ancora varato tre decreti del presidente del Consiglio e altrettanti decreti ministeriali. Misure che sono necessarie per attuare questo strumento previdenziale.

Ritornando alla questione principale, stando alle stime governative le nuove soluzioni di flessibilità (lasciando perdere l’ennesima salvaguardia per gli esodati) dovrebbero interessare una platea potenziale che si aggira intorno a 350- 400 mila lavoratori italiani.

Platea che però si riduce a 100- 110 mila soggetti se si considerano le misure che prevedono una nuova spesa da parte del governo italiano, tra cui non rientra quindi l’Ape volontaria (finanziata da un prestito bancario e rimborsata poi dal beneficiario con un piano ventennale).