Le novità di oggi 4 luglio sulla riforma delle pensioni 2016

prestiti dipendenti pubblici

Grande fermento anche oggi 4 luglio 2016 per l’annosa questione della riforma previdenziale che coinvolge giorno per giorno governo e parti sociali.

Quattordicesima e anticipo pensionistico: botta e risposta Damiano – Nannicini

Per quanto riguarda il tema dell’anticipo pensionistico e della quattordicesima, registriamo le parole del presidente della Commissione lavoro alla Camera, Cesare Damiano, in risposta alle dichiarazioni fatte in precedenza dal sottosegretario della Presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini:

”Condividiamo il fatto che l’anticipo pensionistico, per i soggetti più deboli, debba avere una penalizzazione vicina allo zero. Si tratta, però, di capire che cosa si intende. Per noi i più deboli sono i disoccupati di lungo periodo, i lavoratori precoci che debbono poter andare in pensione con 41 di contributi, gli addetti ai lavori usuranti e gli invalidi”. Ed ha aggiunto:“Se il Governo pensa a una detrazione fiscale per portare a zero le penalizzazioni o i costi finanziari per queste categorie, sarebbe un fatto positivo: bisogna investire risorse adeguate. Così come è apprezzabile il fatto che Nannicini non abbia preclusioni a portare, come abbiamo sempre sostenuto, da 3 a 4 gli anni di anticipo”.

Inoltre, in un’intervista al Corriere della Sera, lo stesso Nannicini ha sostenuto la bontà della quattordicesima come strumento per sostenere l’adeguatezza del reddito da pensione. Questa particolare posizione è condivisa anche da Damiano: ”Se la soluzione per rivalutare le pensioni basse passerà dalla quattordicesima, non possiamo che condividerlo: questa misura, istituita dal Governo Prodi nel 2007, eroga a luglio di ogni anno una cifra media di 400 euro a 3 milioni di pensionati con un assegno previdenziale fino a 700 euro al mese (l’investimento annuo è di 1 miliardo e 200 milioni di euro)”. E conclude.“Non c’e’ il rischio, in questo caso, di commettere l’errore fatto con gli 80 euro a carico degli ‘incapienti’. Basterebbe alzare la cifra e il tetto e si aiuterebbero effettivamente i più deboli”.

 

Enas – Ugl offe “check up” gratuito alla pensione degli italiani

 

Data l’enorme concentrazione di riforme previdenziali concentrate negli ultimi anni, Il patronato ENAS dell’UGL si offre nel controllare le pensioni già erogate dall’INPS, con la finalità di accertare l’assenza di errori nel calcolo della pensione. Infatti secondo i dati dell’ENAS, il 70% di esse risultano sbagliate per difetto. Questa iniziativa ha già preso il via, e nei prossimi giorni saranno allestiti gazebi in tutta le principale città italiane, per promuovere questo tipo di attività.

 

Pensioni degli italiani all’estero: nuovi rischi all’orizzonte

 

Questa volta non centra direttamente la riforma delle pensioni, ma la legge di delega di contrasto alla povertà, la quale prevede di razionalizzare gli assegni previdenziali erogati all’estero. A lanciare questo allarme è Marco Fedi, parlamentare del PD eletto nella circoscrizione estero, il quale rincara la dose affermando che il governo, in collaborazione con l’INPS, in futuro potrebbe rivedere il sistema di distribuzione delle somme erogate all’estero, prendendo di mira con tutta probabilità le integrazioni al minimo e le maggiorazioni sociali, strumenti vitali per l’integrazione al reddito di per i meno abbienti.