Legge di stabilità 2017: verrà inserità la riforma delle pensioni

Lo ha affermato Bruno Bu­sacca, della segreteria tecnica del Dicastero di Via Veneto durante il Festival del lavo­ro.

Secondo Busacca, l’accordo tra governo e parti sociali dovrà es­sere trovato entro la data necessaria per inserire il pac­chetto all’interno della prossima legge di Stabili­tà, quindi c’è tempo sino a metà Settembre per individuare un accordo con la parte sindacale. Per cui, gli incontri tecnici che si terranno durante questo mese saranno fondamentali nell’orientare e calibrare l’APE.

«Il tema aperto riguarda le mo­difiche dell’at­tuale assetto del sistema pen­sionistico», ha sottolineato Bu­sacca, «lo scopo degli incontri che stiamo avendo con i sindacati è co­struire un percorso di dialogo con una logica precisa: resta ferma la volontà del governo di assumersi pienamente la responsabilità delle scelte che effettuerà di fronte al parlamento. Per quanto riguarda i tempi, l’obiet­tivo è quello di arrivare all’in­serimento del pacchetto nel ddl Stabilità, per cui l’intesa dovrà es­sere trovata in tempo utile. Alcu­ni punti, poi, hanno una vita più lunga o breve, tenendo conto del fatto che la legge di Stabilità sarà in vigore dal 2017, ma ci potreb­bero essere questioni più urgenti da affrontare prima trovando gli adeguati contenitori».

In tutto questo, dura la reazione dei sindacati: “Il Governo ha mostrato “scarso rispetto” delle parti sociali per due anni e sul tema delle pensioni “ha fatto finta di niente per due leggi di stabilità”. Ora si è reso conto che “non gode di tutti questi consensi e ha cambiato opinione” aprendo un tavolo di confronto con i sindacati ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. Essa prosegue rincarando la dose: “Abbiamo dei tavoli aperti, vedremo se produranno dei risultati. L’APE, l’anticipazione pensionistica, è però un mutuo sulla pensione. Significa che si sta giocando sulla disperazione di chi non ce la fa più. Il prestito non ci piace perché è un elemento diseguale e non affronta il cuore del problema. La proposta del Governo non va nella direzione di una modifica della legge Fornero, come chiediamo. Non vorrei che l’unica patrimoniale fosse fatta sugli operai”.