Banche 2017: al via la commissione d’inchiesta parlamentare

Il tema delle difficoltà di alcune delle banche italiane è al centro dell’attenzione mediatica ormai da mesi. In attesa di qualche dato definitivo sul salvataggio del Monte dei Paschi di Siena, che potrebbe costare 6 miliardi di euro, si può parlare dell’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sul sistema bancario.

Commissione d’inchiesta sul sistema bancario: diverse le critiche negative

La notizia dell’istituzione della commissione d’inchiesta sul sistema bancario è stata accolta con diverse critiche negative. Da Giulio Marcon, deputato di Sinistra Italiana e componente della Commissione Bilancio, sono per esempio arrivate osservazioni in merito al ritardo di questo provvedimento, che andrebbe ad affrontare una situazione nota da tempo e legata ad altre banche oltre che a Monte dei Paschi di Siena.

Marcon: i compiti della commissione sono generici

Per quanto riguarda la questione delle banche in difficoltà e dell’istituzione ufficiale di una commissione d’inchiesta parlamentare dedicata a questo tema, interessanti ancora una volta sono le dichiarazioni rilasciate dal deputato Giulio Marcon, che ha fatto leva non solo sul ritardo del provvedimento ma anche sulla genericità dei compiti della suddetta commissione.

A suo dire sarebbe infatti un “lavoro enorme” occuparsi di tutto il sistema bancario, scelta che porterebbe in secondo piano la situazione difficile di istituti di credito come Monte dei Paschi di Siena, Veneto Banca, Banca Popolare di Vicenza, CariFerrara, Banca Etruria, Banca Marche e CariChieti, da tempo al centro dell’attenzione sia dei media, sia della Commissione Europea.

Da Sinistra Italiana è arrivata infatti una mozione in cui si richiede esplicitamente di restringere il campo di azione della commissione d’inchiesta, per concentrarsi esclusivamente sui fatti riguardanti gli istituti di credito sopra citati.

Debitori MPS: com’è la situazione?

Un altro capitolo scottante della questione banche riguarda i debitori del Monte dei Paschi di Siena, ossia aziende e imprenditori che, dopo aver ricevuto dei prestiti dall’istituto di credito, non hanno provveduto a onorarli nei tempi dovuti.

Nei giorni scorsi il presidente dell’Abi Antonio Patuelli ha lanciato un appello finalizzato alla pubblicazione dei primi cento nomi. Non è tardata da parte dei media qualche ufficializzazione in merito, con riferimenti chiari sia a imprenditori, sia a grandi gruppi industriali.

Monte dei Paschi di Siena: i crediti deteriorati ammontano a 27 miliardi di euro

La situazione del Monte dei Paschi di Siena ha portato molti a farsi domande in merito all’approccio leggero per quanto riguarda la concessione dei crediti. Degna di nota in questo contesto è anche la questione dei crediti deteriorati (non performing loans), che in questo caso ammontano a 27 miliardi di euro.

Questo dato rappresenta però solo la punta dell’iceberg e a ricordarlo ci pensano i numeri relativi alle sofferenze delle banche nel corso del 2016, aumentate di 1 miliardo di euro rispetto ai 198 del 2015.