Mps 2017: la Bce alza l’aumento a 8,8 miliardi di euro

Dovranno essere effettuati nuovamente i calcoli per il capitale che lo Stato dovrà stanziare a favore di Mps. La Bce costringe sia Mps che lo Stato a dover rivedere interamente i piani  tramite programmi calibrati sull’aumento di capitale da 5 miliardi di euro, rispetto agli 8,8 miliardi imposti da Francoforte per il salvataggio di Rocca Salimbeni.

Mps news: riviste le cifre per il salvataggio di Mps

Francoforte impone termini sicuramente più severi per l’ingresso dello Stato, saranno applicate le stesse regole utilizzate per gli stress test sulle banche greche del 2014.

Il Governo è costretto a rivedere la cifra per il salvataggio di Mps, investendo quindi un terzo dei 20 miliardi previsti tramite il decreto salvarisparmi, fondo che non potrà essere investito interamente per Mps ma dovrà servire a tutte le banche in difficoltà.

Secondo i calcoli effettuati tramite la ricapitalizzazione precauzionale lo Stato potrebbe controllare circa il 75% del capitale di Montepaschi di Siena, investendo una cifra di 6,6 miliardi dei quali 4,6 miliardi come socio di Mps e 2 miliardi per tutelare i piccoli risparmiatori.

Mps notizie: dopo il flop del mercato interviene lo Stato

Cifre che rischiano di mettere sotto pressione il fondo da 20 miliardi varato dal Governo per la sicurezza del sistema bancario. Ma il Ministero dell’Economia ha subito assicurato che il fondo per le crisi bancarie istituito tramite il decreto salva risparmi potrebbe essere sufficiente  a fronteggiare qualsiasi crisi degli istituti bancari e non solo di Mps.

Dopo il flop degli ultimi giorni sul  mercato finanziario il principale problema della banca senese è la liquidità, la stessa banca ha infatti chiesto l’intervento del ministero dell’Economia per poter  beneficiare della garanzia dello Stato sui nuovi bond, come previsto dal decreto salvarisparmio.

Sicuramente  nei prossimi mesi Montepaschi di Siena dovrà revisionare interamente il piano industriale varato ad ottobre. Riscrittura che potrà durare due o tre mesi e inizierà a gennaio dopo svariati confronti con la Commissione Europea.

Principale scopo è rimettere la banca Montepaschi in una posizione di rilievo sul mercato finanziario, uno dei presupposti è che lo Stato possa intervenire restando in Mps per un periodo di tempo limitato. Ottenuto il via libera dall’Unione Europea sarà possibile avviare la ricapitalizzazione precauzionale.

Oltre al piano industriale nei prossimi mesi Montepaschi sarà costretta anche a ripensare alla cessione dei 27,7 miliardi di sofferenze. Secondo quanto indicato dal piano originario una parte dei crediti deteriorati doveva essere ceduta al Fondo Atlante, ma venendo meno a questo intervento è stata causata anche la lievitazione dell’aumento di capitale.

Successivamente alla ricapitalizzazione, la banca senese potrebbe emettere 2,5 miliardi di bond subordinati per permettere così allo Stato di rientrare in un periodo di tempo realmente limitato di una quota dell’investimento effettuato ad Mps.