Mutui: il 2016 è stato un anno di finanziamenti vantaggiosi

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Il 2016 in via di conclusione è stato un anno molto vantaggioso per quanto riguarda la convenienza dei mutui. Dal punto di vista dei numeri delle richieste si può parlare di valori vicini a quelli pre-crisi, anche se il raggiungimento dei suddetti livelli è ancora lontano.

Richiesta del mutuo: ecco cosa è successo quest’anno

Il quadro dei mutui nel 2016 è stato caratterizzato da un vantaggio interessante relativo in particolare ai tassi, che hanno toccato dei valori minimi storici. Il motivo di questo status quo è legato alla politica del Quantitative Easing messa in atto dalla Banca Centrale Europea, che ha spinto gli istituti di credito a immettere liquidità concedendo a condizioni più interessanti finanziamenti per l’acquisto della prima e della seconda casa e, ovviamente, per la surrogazione di mutui accesi in precedenza.

Sistema creditizio: la sua instabilità rovina il quadro

I mutui nel 2016 sono stati convenienti come mai era successo da diversi anni a questa parte. A rendere meno positivo il quadro in questione, caratterizzato da un timido aumento dei tassi negli ultimi due mesi, ci pensano però le sofferenze bancarie e l’instabilità del sistema creditizio, interessato da diversi provvedimenti istituzionali finalizzati a migliorare la situazione in questione.

Nonostante queste innegabili difficoltà, il 2016 si può inquadrare come un anno durante il quale agli italiani è tornata la voglia di mettere su casa. A dimostrarlo in maniera chiara ci pensano i numeri. Nei primi undici mesi dell’anno il numero delle nuove istruttorie è cresciuto del 12,7% rispetto al medesimo intervallo di tempo del 2015.

41° Osservatorio sul Credito al Dettaglio: ecco cosa sapere

Per avere un quadro più completo in merito ai mutui nel 2016 è bene fare un cenno ai dati che si possono ricavare dal 41° Osservatorio del Credito al Dettaglio. A tal proposito è bene ricordare che, nei primi nove mesi dell’anno, è cresciuto del 34% il numero di mutui finalizzati all’acquisto di una nuova casa (si parla di una base annuale).

Doveroso è anche considerare la riduzione numerica delle surroghe. Un altro aspetto da considerare riguarda la rischiosità del mutuo immobiliare. A tal proposito è necessario mettere in luce un calo progressivo che, nel mese di settembre del 2016, ha portato i valori di default all’1,4%, con numeri che si avvicinano molto ai livelli pre-crisi.

A chi conviene maggiormente l’accensione di un mutuo?

I tassi, anche se non sono più ai minimi storici e stanno piano piano aumentando, sono convenienti e le banche rimangono orientate verso una politica aggressiva per quanto riguarda la concorrenza. Questo clima, che si avvicina lentamente ai livelli pre-crisi, deve però portare a ragionare, in quanto i mutui non sono vantaggiosi per tutti.

Chi ha un contratto con il Jobs Act deve per esempio considerare la possibilità di accedere a un finanziamento difficilmente superiore al 50% del valore dell’immobile, in quanto, per ora, non ci sono dati sufficienti relativi alla sicurezza dei nuovi contratti a tempo indeterminato.