Mutui casa: richieste in aumento del 21,1% a ottobre 2016

I dati che arrivano dalla CRIF relativi a ottobre 2016 fanno registrare un aumento vertiginoso per quanto riguarda i mutui. I numeri del termometro parlano chiaro: rispetto al medesimo periodo dell’anno scorso si parla di un +21,1%.

I risultati in questione riguardano le vere e proprie richieste di accesso al credito per l’acquisto della casa e per la surroga e non solo le semplici richieste d’informazioni.

Mercato immobiliare: chiusura d’anno positiva

Secondo quanto affermato dall’executive director di CRIF, questa situazione relativa ai mutui fa sperare in una chiusura d’anno positiva. Fondamentale a suo dire è l’impegno da parte degli istituti di credito, che devono cercare di mettere in campo le offerte migliori basandosi sulle informazioni che hanno sui clienti e sull’ottimizzazione della customer experience.

Richiesta mutuo: aumenta l’importo medio

La situazione dei mutui sta cambiando davvero verso rispetto a qualche anno fa. A dimostrarlo non c’è solo l’effettivo aumento delle richieste, ma anche il segno più riguardante l’importo medio richiesto. Per quanto riguarda il periodo di ottobre 2016, si parla di un valore medio attorno ai 123.516€, chiaramente superiore rispetto ai 120.148€ che, invece, rappresentavano l’entità media delle richieste alla fine del mese di ottobre dell’anno 2015.

La strada per arrivare ai livelli pre crisi è però ancora lunga. Per avere le idee chiare in merito è il caso di considerare che, tra il 2009 e il 2011, la cifra media richiesta è risultata pari a circa 136.000€. Un motivo dietro a questa differenza è anche la crescita delle sostituzioni, che sono caratterizzate da un importo inferiore se lo si paragona a quello dei nuovi prestiti.

Durata: ecco cosa sceglie chi richiede un mutuo

Osservando i dati CRIF sui mutui è bene soffermarsi anche sulla durata. Per il mese di ottobre 2016 l’intervallo preferito dai nuovi mutuatari è quello compreso tra i 16 e i 20 anni, che rappresenta il 24% circa del totale delle richieste di accesso al credito per l’acquisto della casa.

Degno di citazione è anche l’aumento, nei primi 10 mesi dell’anno in corso, della classe compresa tra i 6 e i 10 anni. In questo caso si parla di un +0,9%.

Un dato altrettanto importante riguarda l’età media, inferiore ai 44 anni, dei clienti che richiedono nuove istruttorie.

Nuove richieste di mutuo: meglio tasso fisso o tasso variabile

Per i nuovi mutui conviene maggiormente il tasso fisso o il tasso variabile? Alla data del 29 novembre, considerando come esempio un mutuo di 135.000€ richiesto da un 35enne che guadagna 2.600€ mensili, l’offerta migliore è quella di Banca Intesa che, considerando un mutuo di 25 anni, prevedrebbe una rata di 565,65€, con TAN fisso e TAN pari rispettivamente all’1,90 e al 2,08%.

Tra le offerte a tasso variabile si distingue il prodotto di Banca Dinamica, che prevede, considerando i parametri sopra specificati, una rata mensile di 517,13€.