Mutui surroga 2017: le banche aprono le porte alla surroga della surroga

Negli ultimi anni a trainare il mercato sono stati i mutui surroga. Una leva grazie alla quale il mercato è tornato a crescere dopo un lungo periodo di stallo. Pare infatti che nel 2016 il monte erogato complessivo potrebbe essere oltre 50 miliardi di euro.

La surroga consente infatti al mutuatario di adeguare il finanziamento in corso alle condizioni in corso e abbassare così il tasso d’interesse. Negli ultimi due anni tantissimi italiani hanno deciso di rottamare il loro vecchio mutuo al fine di ottenere condizioni di rimborso migliori, forti della nuova disponibilità da parte delle banche ad accettare nuovi clienti.

Tuttavia con il nuovo abbassamento dei tassi d’interesse, che di recente hanno toccato i minimi storici, molti vorrebbero surrogare di nuovo il mutuo. La domanda però è se questo è possibile. Fino a qualche tempo fa, chi richiedeva la seconda surroga del mutuo era etichettato come “surrogatore seriale” e veniva mal visto dagli istituti di credito. Oggi però le cose sono molto cambiate.

Dopo aver raschiato quasi tutto il fondo del barile con le surroghe degli anni passati, infatti, le banche pur di erogare finanziamenti hanno iniziato ad aprire le porte anche alla “surroga della surroga”. Operazione che oggi risulta abbastanza accessibile.

Mutui surroga: quali banche accettano richieste da chi ha già surrogato

Fino a tre o quattro anni fa gli istituti di credito guardavano con diffidenza i surrogatori seriali, ma come spiega l’amministratore delegato di MutuiSupermarket.it, Stefano Rossini, oggi le cose sono cambiate profondamente. La maggior parte delle banche ha deciso di introdurre criteri di ammissibilità che se soddisfatti consentono la surroga della surroga.

Stando a quanto dichiarato da Rossini, in media affinché la nuova banca possa considerare la richieste di surroga della surroga devono essere trascorsi almeno 6-12 mesi dalla data di stipula della precedente surroga.

Ad oggi sono solo tre le banche che ancora non hanno fissato dei criteri specifici per la surrogazione di un mutuo surroga. Istituti che quindi non prendono nemmeno in considerazione tali richieste. Tuttavia se si verifica una condizione particolarmente favorevole per la banca, questi stessi istituti sono disposti a fare uno strappo alla regola e procedere comunque alla surroga.

Surroga della surroga: ecco perché le banche la permettono

Le ragioni per cui le banche stanno finalmente effettuando questo tipo di operazione sono da ricercarsi in diversi fattori. In primo luogo i mutui prima casa presentano un margine di crescita che risulta piuttosto calante, a fronte di un mercato immobiliare che non è troppo dinamico.

In seconda battuta si deve considerare anche che i mutui surroga rappresentano un modo per accaparrarsi nuovi clienti e che, dato l’andamento dei tassi d’interesse, è improbabile che questi continuino a scendere. In altre parole, è piuttosto difficile che chi richiede la surroga della surroga possa arrivare a richiedere la portabilità del mutuo per la terza volta.

Ricordiamo infatti che negli ultimi 12 mesi circa l’80% delle nuove surroghe è stato verso mutui con tasso fisso, che ha raggiunto ormai i minimi storici. Insomma la probabilità che il cliente possa procedere ad un’ulteriore trasferimento del mutuo, rimanendo con il tasso fisso, è praticamente inesistente.