Prestito vitalizio ipotecario 2016: tra aspetti positivi e negativi

Il prestito vitalizio ipotecario è una forma di finanziamento importata dal mondo anglosassone, che consente ai soggetti con un’età di minimo 60 anni  e che offrono un’ipoteca su un immobile non gravato da ulteriori iscrizioni ipotecarie,  la possibilità di accedere ad un finanziamento.

Prestito vitalizio ipotecario come funziona e chi può richiederlo?

Il prestito vitalizio ipotecario altro non è che un finanziamento vero e proprio ma con particolari caratteristiche, strutturato per le esigenze finanziarie di soggetti di età avanzata.

Il finanziamento potrà essere concesso all’anziano a fronte dell’iscrizione ipotecaria sulla casa di proprietà, ma la restituzione del capitale e degli interessi potranno essere a carico degli eredi posteriormente al decesso del mutuatario.

Nel caso in cui gli eredi prossimi si rifiutino di provvedere al versamento del capitale residuo, sarà la stessa banca a vendere l’immobile ipotecato e soddisfarsi con il ricavato, restituendo agli eredi eventuali eccedenze.

Ogni finanziamento richiesto tramite prestito vitalizio ipotecario varia in funzione al valore della casa concessa in ipoteca ma anche in base all’età del mutuatario. Importo che varia dal 15 al 50 % del valore dell’immobile, maggiore è il valore della casa e avanzata l’età del mutuatario,  maggiore sarà l’importo che potrà essere concesso.

Sicuramente l’accesso al credito per molti anziani è realmente difficile, motivo per il quale il prestito vitalizio ipotecario rappresenta un’opportunità per molti anche se diverse sono le criticità da tenere in considerazione.

Sia per il soggetto finanziato che per i suoi eredi la principale ombra del prestito vitalizio ipotecario resta la crescita del debito dovuta alla capitalizzazione annuale degli interessi sul capitale erogato soprattutto nel caso di una maggiore aspettativa di vita. In quanto questo particolare meccanismo in pochissimo tempo è in grado di far diminuire l’intero valore dell’immobile offerto in garanzia.

Ulteriore aspetto particolarmente oscuro di questa tipologia di prestito è che la casa oggetto di ipoteca non è vendibile, non è ulteriormente ipotecabile e nemmeno potrebbe essere ceduta a terzi. In questi casi la legge sancisce la decadenza dal beneficio del termine, ovvero la banca potrebbe considerare il contratto risolto e richiedere immediatamente la somma di capitale ed interessi.

Tra i punti oscuri del prestito vitalizio ipotecario dobbiamo indicarvi che in caso di decesso del mutuatario, se gli eredi non hanno provveduto al riscatto del debito verso la banca, il valore di vendita del bene immobile ipotecato è stimato da un perito nominato dalla stessa banca, ed in caso di mancati acquirenti il prezzo di vendita viene ribassato del 15 per cento ogni anno.

Prestito vitalizio ipotecario legge a tutela degli eredi

A tutela degli eredi però la legge impone che l’entità del debito da rimborsare non sia mai superiore al valore di realizzo dell’immobile, ovvero nel caso in cui il ricavato della vendita dell’immobile sia inferiore a  coprire il credito della banca gli eredi non possono essere chiamati a pagare la differenza.