Doping, Schwazer si difende: “Sono pulito, non mi vogliono ai Giochi”

A tradire l’atleta, un controllo effettuato lo scorso gennaio. Quanto alle sostanze proibite, si parla di steroidi e anabolizzanti.

Una “ricaduta” accolta con sgomento dai vertici sportivi. “Sono sconvolto, stiamo cercando di capire”, ha detto il presidente Fidal Alfio Giomi.

Il legale dell’atleta, invece, parla di “accuse false e mostruose”, annunciando una “denuncia penale contro ignoti”.

Per Federica Pellegrini, portabandiera azzurra a Rio, in caso venisse dimostrata l’assunzione di anabolizzanti il provvedimento da prendere sarebbe la radiazione a vita.

“NESSUNA SCUSA, SONO PULITO” – Dopo il nuovo terremoto, il marciatore ha convocato una conferenza stampa, per protestare la sua innocenza.

“Come quattro anni fa ci metto la faccia. Ma oggi non mi devo scusare: non ho fatto alcun errore. Questa volta no. Anzi, da un anno e mezzo, con tanta fatica sto cercando di dimostrare di essere pulito”, ha detto Schwazer.

Aggiungendo: “Vivo un incubo, è la peggior cosa che poteva succedere. Ma vi giuro che andremo fino in fondo, perché ho investito tanto, troppo in questo ritorno. E non posso abbandonare per colpa dell’ostilità di qualcuno, che cerca di non farmi vincere. Probabilmente qualcuno non vuole che io vada alle Olimpiadi di Rio”.

BLITZ AL COLLE – Proprio questa mattina, al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato gli atleti in partenza per i Giochi di Rio.

Un incontro segnato da un fuoriprogramma che ha destato polemiche: gli ispettori della Iaaf (la federazione dell’atletica internazionale) si sono presentati al Colle nel corso della cerimonia, durante la quale il Capo dello Stato ha consegnato il vessillo tricolore alla portabandiera azzurra Federica Pellegrini, domandando di poter vedere la marciatrice Elisa Rigaudo, per condurla a effettuare un controllo anti-doping “urgente”.