Fondi europei in tema energetico: Come vengono impiegati?

Scopri il fondo europeo per gli investimenti strategici, con il quale l’Europa tenta di riacquistare il ruolo di leader sul piano internazionale, soprattutto nel settore energetico. Quindi, come potete immaginare, è qui che si condensano il maggior numero di investimenti.

Quali progetti ha già finanziato l’Unione Europea?

Prima la Francia con la riqualificazione di 40mila abitazioni in Francia, poi la Svezia con la realizzazione di un nuovo parco eolico: questi sono solo esempi di opere finanziate, sono undici in tutto gli Stati membri dell’UE resi noti dalla commissione europea ad aver ricevuto un sostegno da Bruxelles  per realizzare progetti “low carbon” nel settore dellenergia. Questo slancio per rilanciare una crescita sostenibile in Europa, è dato dal sostanzioso budget messo a disposizione dall’EFSI, il Fondo europeo per gli investimenti strategici creato nel 2015. Il budeget totale dell’ EFSI è di 315 miliardi di euro,solo per il settore energia è stato destinato il 29%, con progetti chiave nell’abito delle infrastrutture (in particolare le interconnessioni), le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica. Con questo tipo di azione, è palese l’obiettivo di riacquistare quella leadership energetica, che si è andata via via consumando nel tempo.

 

L’ambizione di creare un’Unione dell’energia è una priorità per la Commissione Juncker. I soldi che risparmiamo dalle importazioni di petrolio e di gas creeranno un spazio di manovra per investimenti intelligenti e lungimiranti nel campo dell’efficienza energetica, delle energie rinnovabili e dell’innovazione: tutti gli obiettivi chiave dell’Unione dell’energia”, Jyrki Katainen, vicepresidente della Commissione europea per il lavoro, la crescita, gli investimenti. “Il fondo fornisce inoltre una finestra di opportunità per ridurre ed eliminare gradualmente i sussidi ai combustibili fossili”. 

 

Appare chiaro che l’indicazione sia “investire dove serve” per colmare quel gap di sotto-investimenti, generato da progetti spesso frammentati e su piccola scala che aumentano il rischio per gli investitori (soprattutto in ambito efficienza energetica).