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Finanziamenti regionali: assolti due imprenditori del fotovoltaico accusati di aver ricevuto somme indebite

Finanziamenti regionali: assolti due imprenditori del fotovoltaico accusati di aver ricevuto somme indebite

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Chi si occupa di fotovoltaico a livello professionale in questo periodo avrà senza dubbio sentito una notizia molto importante in merito, che riguarda l’assoluzione di due imprenditori di Marene, accusati di aver incassato indebitamente somme di denaro provenienti da finanziamenti regionali. Nello specifico si parla della Regione Piemonte, dal momento che Marene è in provincia di Cuneo.

Fotovoltaico: ecco cosa hanno detto i magistrati sugli imprenditori di Marene

In merito al caso degli imprenditori di Marene accusati di aver percepito indebitamente finanziamenti regionali destinati all’installazione di impianti fotovoltaici, è bene specificare che i magistrati hanno pronunciato una sentenza ufficiale di assoluzione per entrambi, uno titolare di un’azienda che si occupa di coperture metalliche e l’altro proprietario di una realtà che, invece, è attiva nel campo del fotovoltaico.

Procura di Cuneo: i due imprenditori hanno ottenuto incentivi senza averne diritto

Secondo quanto specificato dalla procura di Cuneo, i due imprenditori in questione hanno ottenuto dei finanziamenti per installare un impianto fotovoltaico pur non avendone diritto ad alcun incentivo regionale.

La vicenda, secondo le ricostruzioni iniziali, parte da un finanziamento erogato nel 2009 da Finpiemonte e contraddistinto da un ammontare di 470.000€ rimborsabili a tasso zero. Nell’occhio del ciclone è finito anche un altro finanziamento, pari a 157.000€ rimborsabili con gli interessi. Per dimostrare i costi sostenuti erano ovviamente necessarie le fatture.

Imprenditori di Marene: come si è evoluta la vicenda?

Per avere un quadro efficace della vicenda degli imprenditori di Marene accusati di aver beneficiato ingiustamente di finanziamenti per il fotovoltaico è poi assolti è necessario spostarsi al 2012, anno in cui sono state trovate due fatture emesse lo stesso giorno.

I suddetti documenti riguardavano lastre prodotte dall’azienda di coperture metalliche e vendute a quella attiva nel campo del fotovoltaico. I finanziari hanno considerato le fatture in questione anomale in quanto la merce non avrebbe dovuto lasciare il magazzino della prima impresa. Delle discrepanze sono state rilevate anche confrontando le tempistiche delle fatture e il collaudo ufficiale dell’impianto.

Incentivi regionali indebiti per il fotovoltaico: ecco come si sono difesi i due imprenditori

I due imprenditori si sono difesi in aula dall’accusa di aver recepito indebitamente dei finanziamenti regionali per l’installazione di un impianto fotovoltaico in diversi modi. Nel caso delle lastre, è stata messa in primo piano la necessità di venderle e riacquistarle in quanto non era possibile finanziare il loro costo.

Il difensore dell’azienda attiva nell’ambito del fotovoltaico ha affermato che l’intero materiale ricevuto è stato utilizzato per la realizzazione dell’impianto. I legali dei due imprenditori si sono espressi anche sulla questione della fatturazione cointestata che, a loro dire, non esce dalla legalità e non ha portato vantaggi o svantaggi sia ai due imputati assolti, sia all’erario.