Mutui 2017: da gennaio acquistare casa è meno conveniente

Il 2016 è stato un anno d’oro per i mutui. Grazie alla politica del Quantitative Easing promossa dalla BCE, infatti, i parametri Eurirs ed Euribor, utili rispettivamente per il calcolo del tasso fisso e del tasso variabile, hanno raggiunto valori minimi storici. La situazione sembra però destinata a cambiare.

Mutuo a tasso fisso: cosa sta succedendo ai tassi

Nel corso del 2016 è stato possibile apprezzare una crescita notevole dei mutui a tasso fisso, grazie ai vantaggi legati ai valori minimi storici e alla certezza della rata. La situazione, però, sta incontrando delle modifiche che hanno cominciato a farsi sentire nel corso dell’estate del 2016, quando l’Eurirs è stato coinvolto da un leggero aumento.

Considerando invece i dati specifici del mese di dicembre 2016, si può affermare che l’Euribor abbia concluso l’anno con un segno meno riguardante tutte le scadenze. Di preciso si può parlare del passaggio da -0,21% a -0,37% per il parametro a 1 mese. L’Euribor 3 mesi, invece, è passato dal -0,13% al -0,32%.

Come stanno cambiando i tassi dei mutui: facciamo un esempio concreto

Per capire davvero cosa sta succedendo ai tassi dei mutui è utile fare un esempio specifico, ipotizzando la richiesta di un mutuo di 100.000€, con contratto firmato alla fine del 2016. Considerando un piano di ammortamento della durata di 20 anni, si può apprezzare un risparmio di 7,60€ mensili sulla rata, facendo un confronto tra i dati di fine 2016 e quelli della fine dell’anno 2015. In questo caso si può parlare di un risparmio annuo di 91,50€.

Mutuo a tasso fisso: ecco i dati sull’Eurirs

Per avere un quadro efficace relativo all’evoluzione dei mutui è bene considerare anche i dati dell’Eurirs. Il parametro che viene agganciato ai mutui a tasso fisso è stato interessato da un notevole calo, con un passaggio dallo 0,93 allo 0,64% per quanto riguarda l’Eurirs a 10 anni.

Analizzando i dati relativi all’Eurirs a 15 anni, invece, si vede un calo dall’1,34 all’1,02%. Cosa dire invece sull’Eurirs a 20 anni? Pure in questo caso si registra un calo, con un passaggio dall’1,52 all’1,15%.

Acquistare casa nel 2017: cosa sapere sulle tutele

Degna di un cenno per chi è alla ricerca di mutui in questi mesi è anche la svolta portata in essere dal decreto legge 72/2016. Da questo punto di vista si può parlare di notizie positive per i clienti che, grazie alla necessità del nostro Paese di recepire una direttiva di respiro europeo, possono avvalersi di maggiori tutele.

Nello specifico si parla dell’obbligo di fornire al cliente tutte le informazioni tecniche relative alle singole offerte, per dargli modo di scegliere con consapevolezza la soluzione migliore sul mercato. Le informazioni in questione vengono esplicitate sul Prospetto Informativo Europeo Standardizzato.